sabato 23 maggio 2015

L'abrazo a San Siro: storia dello striscione che non poteva essere srotolato

MILANO - Si arriva con la metro Lilla a San Siro, a Milano la città in cui è iniziato Expo 2015.
Allo Stadio Giuseppe Meazza vigono le regole del calcio moderno, anche in una partita di solidarietà per il saluto a Javier Zanetti.

Come fare a srotolare e portare dentro allo stadio uno striscione di 23 metri ? Un'impresa da titani.
Vito e Enrico ci riescono e lo trasportano arrotolato nel settore dove abbiamo comprato il biglietto.
E ora? Bisogna stenderlo. 23 METRI! E' molto lungo, abbiamo la corda per legarlo ma..che fatica!
Ci riusciamo, Vito e Enrico, lo stendono per tutto un pezzo della curva.
Sospiro di sollievo. O no? Arriva uno steward. Da sotto non vedono, bisogna toglierlo. Dietrofront.
Rapidi sguardi. Che fare? "Lo mettiamo sopra, nel settore in alto" decide Vito.
E allora andiamo sopra con lo striscione, al terzo anello.


Stendiamo lo striscione ed è così bello disteso, un messaggio di pace e fratellanza: Abrazo futbolero!
Ci rilassiamo, ci stringiamo le mani....ma...
Vito decide che lo striscione va spostato di nuovo...DALL'ALTRA PARTE DELLO STADIO!
Questa volta sono solo lui ed Enrico a prenderlo..
Mancano quindici minuti per finire il primo tempo. Vito ed Enrico piazzano lo striscione. E' davvero maestoso se lo vedi da lontano.

E' il momento dell'Abrazo Futbolero. Vito si avvicina agli spettatori, ne abbraccia uno. Ne abbraccia un altro, le persone iniziano ad abbracciarsi. La tribuna si abbraccia. E' l'abrazo futbolero, un messaggio di solidarietà contro le guerre, contro la violenza, un messaggio universale di pace.

Vito si riposa un pò. Guardiamo la partita: è emozionante. Goal di Shevchenko, dribbling di Figo, Inzaghi sbaglia di poco un'occasione. I nomi sono quelli degli anni '90 e 2000 che hanno fatto gioire un trentenne come me. Entra Samuel Eto'o, che ancora gioca nella Sampdoria: subito gran goal, poi un altro goal. C'è anche Roberto Baggio in campo, Beppe Baresi, Ruben Sosa ed Andreas Brehme entrano nel terreno di gioco, sono i pilastri dell'Inter anni '90.
Brehme segnò il goal dell'1-0 in Germania-Argentina nel 1990, la finale della Coppa del Mondo che si svolgeva in Italia. Segnò su calcio di rigore, dando la vittoria ai tedeschi, proprio come agli ultimi Mondiali.
Javier Zanetti corre ancora e fa un goal strepitoso dopo un doppio dribbling. E' sempre stato uno sportivo modello.
Scendiamo verso la tribuna. C'è la premiazione a Javier, che sportivo! E con la sua famiglia, sua moglie e le due figlie sempre accanto a lui.
Campione dentro e fuori. Accenniamo un piccolo Abrazo Futbolero mentre Javier viene omaggiato per sempre.
E' stata una serata meravigliosa, indimenticabile, grazie a Simona, Beatrice, Marco per aver partecipato con noi. E i ragazzi di Fatto da Yo di cui abbiamo indossato le maglie realizzate sempre da Vito. Buonanotte Milano.

I fotografi a bordo campo con Nicola Savino ed Esteban Cambiasso



La telecronaca della Rai (in particolare per Bea) http://www.rai.tv/dl/replaytv/replaytv.html?day=2015-05-04&ch=1&v=510480&vd=2015-05-04&vc=1#day=2015-05-04&ch=1&v=510480&vd=2015-05-04&vc=1

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